La prassi di riferimento definisce i requisiti relativi all’attività professionale dello specialista in sicurezza delle macchine, ossia di un esperto nell’applicazione dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione europea relativa alle macchine nonché da altra legislazione europea di prodotto eventualmente applicabile ai prodotti, dalle norme e dalle disposizioni di legge pertinenti, nelle attività di progettazione, fabbricazione, valutazione di conformità e documentazione di prodotti.
Elaborata dal Tavolo “Machinery Safety Specialist” grazie alla collaborazione di Federmacchine, la prassi di riferimento ora disponibile si presenta come un utile strumento di riconoscimento e qualificazione per questa delicata professione che poggia su un ben consolidato quadro normativo e legislativo.
In un quadro così fortemente strutturato, la figura del Machinery safety specialist riveste un ruolo di grande importanza.
I requisiti professionali identificati dalla prassi di riferimento sono specificati in termini di conoscenze e abilità, così da identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ), secondo la struttura tipica di tutti i documenti UNI relativi alle attività professionali non regolamentate. Questi requisiti sono pertanto espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di certificazione, grazie ai quali il mercato può riconoscere i professionisti pienamente qualificati.
Il documento definisce quindi compiti e attività specifiche della figura professionale secondo livelli base e avanzato (punto 4) e illustra con un prospetto di facile consultazione (punto 5) i compiti, le conoscenze e le abilità richieste per ogni compito specifico: dalla valutazione dei rischi alla redazione della dichiarazione di conformità; dalla definizione degli adempimenti legislativi applicabili al prodotto alla valutazione delle emissioni o di specifiche funzioni di sicurezza.
Le prassi di riferimento sono adottate esclusivamente in ambito nazionale e rientrano fra i “prodotti della normazione europea”, come previsti dal Regolamento UE n.1025/2012. Sono documenti che introducono prescrizioni tecniche e rimangono liberamente disponibili per un periodo non superiore a 5 anni, periodo dopo il quale possono essere trasformate in un documento normativo a tutti gli effetti (UNI, UNI/TS, UNI/TR).
Si rinvia al sito UNI.COM per tutto quanto qui non riportato
Fonte UNI.COM