D. LGS 231/01

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Pubblicate le Linee Guida A.N.AC. sul whistleblowing

Testo a cura della dott.ssa Emilia Barbati.

 

L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), con Delibera n. 311 del 12 luglio 2023,  ha adottato le nuove Linee guida sul whistleblowing in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni:

  • del diritto dell’Unione Europea;
  • delle leggi nazionali; 
  •  del DLGS 231/01.

C’è da dire che le Linee guida ANAC sul whistleblowing, valide a partire dal 15 luglio 2023, si focalizzano in particolare sulle procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni “esterne”.

Le segnalazioni interne, sentite le Rappresentanze/Organizzazioni sindacali, infatti, saranno gestite dall’Azienda tramite la predisposizione di canali appositi e ben regolamentati, affidati alternativamente:

  • a una persona interna all’Azienda;
  • a un ufficio dell’Azienda con personale dedicato, anche se non in via esclusiva;
  • a un soggetto esterno. 

Si deve trattare di soggetti autonomi, requisito che per ANAC va declinato come imparzialità e indipendenza nonché adeguatamente formati.

L’attività del gestore della segnalazione consisterà in pratica nel:

  • rilasciare alla persona segnalante un avviso di ricevimento della segnalazione entro sette giorni dalla data di ricezione; 
  • mantenere le interlocuzioni con la persona segnalante; 
  • dare un corretto seguito alle segnalazioni ricevute; 
  • fornire un riscontro alla persona segnalante. 

Si rammenta che i canali previsti dalla normativa sono:

  • Interni (incoraggiati dalla normativa); 
  • esterni (ANAC) (in presenza di determinate condizioni);
  • divulgazione pubblica (in presenza di determinate condizioni);
  • denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Resta inteso che, quanto contenuto nelle Linee Guida ANAC, serve come binario di orientamento per strutturare e gestire, non solo i canali interni delle Aziende, ma anche i Modelli Organizzativi adottati ai sensi del dlgs 231/01 che dovranno essere aggiornati, recependo a tali indicazioni.

L’ANAC ha anche pubblicato il nuovo Regolamento per la gestione delle segnalazioni esterne e per l’esercizio del proprio potere sanzionatorio.

Il fine della normativa è prevenire e contrastare la corruzione e la “mala gestio”, non solo nel settore della Pubblica Amministrazione ma anche in quello privato, tramite la libertà di espressione e la conseguente tutela, riconosciuta ed attuata dall’Azienda, contro ogni tipo di ritorsione (non solo verso chi segnala ma anche ad altre figure come ad esempio i facilitatori). 

E’ da tener presente che l’Azienda dovrà dotarsi di canali interni e di adeguate misure entro il 15 luglio 2023 – termine appena trascorso - (se con + di 249 dipendenti) o entro il 17 dicembre 2023 (se con – di 250 dipendenti).

Il tutto ha, come si evince, notevoli impatti anche sulla privacy per cui occorrerà che l’Azienda esegua (a mero titolo informativo e non esaustivo) valutazioni di impatto privacy, rediga procedure ed informative specifiche, formi il proprio personale, si rivolga a professionisti che offrano garanzie e strumenti informatici (es. piattaforme IT) di corretta gestione delle informazioni che tutelino la riservatezza, non solo del segnalante ma anche del segnalato, delle persone coinvolte, della documentazione nonché dell’intero processo.

Inoltre, l’Azienda dovrà pubblicare Informazioni sul proprio sito e sulla pagina della Piattaforma scelta relativamente a:

- informazioni sull’utilizzo del canale interno e di quello esterno presso ANAC; 

-  chiara indicazione che le segnalazioni devono specificare che si vuole mantenere riservata la propria identità e beneficiare delle tutele previste nel caso di eventuali ritorsioni. 

Noi di ERSG siamo a disposizione delle Aziende per gli aspetti trattati nel presente articolo.
 

Dott.ssa Emilia Barbati | Deputy Legal Manager  | Responsabile Organismo di Vigilanza Dlgs 231/01 | Mobility Manager

 




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