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Nuovi Obblighi per i Datori di Lavoro nei Confronti dei Lavoratori Disabili

Sentenza n. 605/2025 della Corte di Cassazione.

 

  • Evoluzione significativa: La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 605/2025, ha introdotto un’importante evoluzione in tema di diritti dei lavoratori con disabilità, stabilendo obblighi precisi a carico del datore di lavoro.

  • Obbligo di "accomodamenti ragionevoli":

    • La Corte ha sancito che il datore di lavoro è obbligato ad adottare "accomodamenti ragionevoli" (art. 3, comma 3-bis, del Decreto Legislativo n. 216/2003) per garantire al lavoratore disabile di svolgere la propria attività al meglio delle proprie capacità.
    • Questi accomodamenti devono essere personalizzati in base alle condizioni individuali del dipendente.
  • Implicazioni sullo Smart Working:

    • Anche se un accordo collettivo aziendale esclude lo Smart Working per alcune categorie di lavoratori, il datore di lavoro deve comunque accogliere la richiesta di un lavoratore disabile di usufruire di modalità di lavoro agile.
    • L'unica eccezione è se esistono motivi economici particolarmente gravosi che rendano impossibile l’attuazione della richiesta.
  • Valutazione personalizzata e pari opportunità:

    • La Corte sottolinea l’importanza di una valutazione personalizzata degli accomodamenti ragionevoli da parte del datore di lavoro.
    • Il datore ha la responsabilità di garantire pari opportunità e un ambiente lavorativo inclusivo.
    • In assenza di una tale valutazione, si configura una situazione di discriminazione.
  • Destinatari principali:

    • I beneficiari diretti di questa sentenza sono i datori di lavoro e i lavoratori disabili, che ora possono usufruire di un trattamento più equo e attento alle loro specifiche necessità.

Nota dott.ssa Emilia Barbati:
Questo particolare momento storico è indirizzato verso il raggiungimento della parità di genere, ma va sempre considerato che “tra i generi” esistono situazioni che devono essere trattate in modo differente, pur garantendo equità per ciascuna condizione specifica. Nulla che l’art. 2087 c.c. non avesse già stabilito, a mio avviso: l'articolo infatti obbliga l’imprenditore ad adottare, nell'esercizio dell’impresa, misure che tutelino l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori, in base alla specificità del lavoro, dell’esperienza e della tecnica.

La dott.ssa Emilia Barbati è Deputy Legal Manager di E.R Services Group.




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