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Nota su fit test per i DPI respiratori e la periodicità con cui farlo.

Il fit test è un obbligo per tutte le aziende in cui vengono utilizzati gli apparecchi per la protezione delle vie respiratorie (generalmente indicati con l’acronimo APVR). Infatti, con la Legge 17 dicembre 2021, n.215 (di conversione del DL 146/2021), sono state apportate diverse modifiche al D.lgs. 81/2008.

E’ stato introdotto il comma 2 bis  dell’art. 79 del D.lgs. 81/2008:

per l’uso e la manutenzione dei DPI il datore di lavoro ha l’obbligo di far riferimento alle norme tecniche UNI più recenti. Tra queste, troviamo la UNI 11719:2018 che disciplina i dispositivi APVR (Apparecchi per la Protezione delle Vie Respiratorie) e impone l’obbligo di effettuazione dei fit test.

Esso è specifico per ogni singolo lavoratore ed è importantissimo effettuare il fit test prima che il lavoratore inizi ad utilizzare un DPI di protezione delle vie respiratore; va ripetuto ogni 3 anni se non si verificano variazioni fisiche nel lavoratore (es. di peso) o variazioni del DPI utilizzato (es. marca, modello, taglia).

Tale test può essere di due tipi: quantitativo o qualitativo.

Il fit test quantitativo permette di determinare il fit factor, che misura l’effettiva tenuta della maschera al volto del lavoratore. Per la determinazione del fit factor occorre utilizzare un apposito strumento in grado di rilevare e misurare le perdite attorno al volto.

Il test quantitativo è idoneo per tutti i tipi di maschere (facciali filtranti, semimaschere e maschere pieno facciale).

Il fit test qualitativo è una semplice prova, molto soggettiva. Per l’effettuazione di questo test il lavoratore, mentre indossa il DPI da testare, dovrà posizionare sul capo un cappuccio. All’interno di tale cappuccio viene nebulizzato l’agente di prova e al lavoratore viene richiesto di effettuare sette esercizi (respirare normalmente, respirare profondamente, alzare e abbassare la testa, spostare la testa da destra a sinistra e viceversa, piegare la testa in avanti come in un inchino, leggere o parlare a voce alta, respirare di nuovo normalmente), ciascuno della durata di un minuto. Durante l’effettuazione degli esercizi, nel caso in cui il lavoratore non dovesse percepire nulla significa che il DPI si adatta perfettamente al viso del lavoratore, il test allora è positivo.  Nel caso in cui il lavoratore dovesse percepire la sostanza, il DPI non è adatto al viso, il test è negativo. Il test qualitativo può essere effettuato su facciali filtranti e semimaschere.

Per entrambi i tipi di test viene redatto un rapporto di prova su cui dovranno essere indicate le generalità del lavoratore, i dati tecnici del DPI sottoposto a test, le condizioni di prova, le modalità di effettuazione del test ed il risultato ottenuto.

 

Fonte: INAIL

Sintesi della norma UNI 11719:2018




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