D. LGS 231/01

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Misure per il contrasto al virus Covid-19 e Protocollo SSL, ex D.Lgs. 231/2001

In data 14 marzo 2020 è stato sottoscritto, su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma 1, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Il Protocollo suindicato racchiude tutte le misure di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del Coronavirus (COVID-19) all’interno degli ambienti di lavoro, al fine di fornire alle imprese un modello da seguire nell'adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e consentire la prosecuzione delle attività produttive, in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

In particolare, il Protocollo è articolato in diverse sezioni che riguardano:

1. Informazione

2. Modalità di ingresso in Azienda;

3. Modalità di accesso dei fornitori esterni;

4. Pulizia e sanificazione in Azienda;

5. Precauzioni igieniche personali;

6. Dispositivi di protezione individuale;

7. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack...);

8. Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi);

9. Gestione entrata e uscita dei dipendenti;

10. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione;

11. Gestione di una persona sintomatica in Azienda;

12. Sorveglianza sanitaria/Medico competente/RLS

13. Aggiornamento del Protocollo di regolamentazione

In particolare, con riferimento al punto 13 del presente Protocollo, si invitano le Aziende a costituire un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS. 

Questo comporterà, la costituzione di un nuovo organismo interno che consenta di adottare misure di prevenzione coerenti con quanto previsto dal D.P.C.M. del 11 marzo 2020, e successive modifiche ed integrazioni, e con il Protocollo d’intesa fra il Governo e le Parti Sociali del 14 marzo 2020, e di prendere in considerazione gli eventuali scostamenti rispetto a tali regole ed intervenire proponendo alla Direzione aziendale le azioni correttive da assumere, sia verso l’Azienda che verso i lavoratori.

Con riguardo alla responsabilità amministrativa delle Società, ex D.Lgs. 231/2001, risulta doveroso, per le Aziende, utilizzare le misure espressamente contenute nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” come base per la costruzione dell’Addendum al Protocollo salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, adottato dall’Azienda, ai sensi del D.Lgs. 231/2001, al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni previste espressamente dal Decreto per la commissione di uno dei reati di cui all’art. 25-septies del D.lgs. 231/2001 (art. 589 c.p., omicidio colposo, e art. 590 c.p., lesioni personali colpose, illeciti penali commessi in violazione della normativa a tutela dell’igiene e della sicurezza sul lavoro).

Fonte: Avvocato Mariacarmela Lospinuso


 




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