La figura del PRSES è definita dalla norma UNI EN 15635 del 2009.
Tale norma non è riportata nel D.Lgs 81/08, esattamente come non è riportata tale figura, ma spesso è riportata nel manuale uso e manutenzione della scaffalatura.
Ovviamente le norme Uni non sono obbligatorie, ma il D.Lgs. 81/2008, in molte sue parte, rimanda puntualmente o genericamente alle norme UNI.
Questa figura deve garantire la sicurezza delle attrezzature di immagazzinaggio e di ogni scaffalatura presente nel magazzino e possedere una conoscenza approfondita dei sistemi di stoccaggio.
Inoltre, sempre secondo la norma UNI EN 15635, deve:
La valutazione del rischio è uno degli obblighi del datore di lavoro e di conseguenza il magazzino, in quanto parte integrante dell’attività dell’azienda, è uno degli ambiti sottoposti a tale obbligo. Senza considerare l’obbligo del DL per le attrezzature.
Detto questo si può supporre che, in caso di infortunio, le Autorità vadano a valutare la presenza o meno di conformità anche alle norme tecniche (quindi, non seguirle sarebbe pregiudizievole).
Inoltre, la normativa affida al DL due compiti:
Chi farebbe altrimenti tali attività?
Se è presente un’altra figura di riferimento (es. resp. Magazzino) si potrebbe valutare la nomina dello stesso anche per tale ruolo (PRSES).
Come sempre, dobbiamo tenere conto degli obblighi e della responsabilità del datore di lavoro (in assenza di nomina del PRSES totalmente), in presenza (in modo corresponsabile).
Le scaffalature metalliche, infatti, rientrano a pieno titolo tra le attrezzature di lavoro, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08.
Di conseguenza, il datore di lavoro è tenuto a mettere a disposizione attrezzature conformi ai regolamenti vigenti, verificando le procedure di installazione, collaudo e manutenzione.