Infortunio sul lavoro: RLS condannato per aver contribuito all'evento

Una sentenza rivoluzionaria, la numero 38914, depositata il 25 settembre scorso, estremamente significativa nel contesto della sicurezza sul lavoro.

Nello specifico, la Corte di Cassazione ha:

- confermato la condanna di un Datore di Lavoro per inadeguata VDR (valutazione del rischio) e gestione delle relative misure, 

- assunto la responsabilità penale  del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

La decisione rivoluzionaria riguarda proprio quest’ultimo: colpisce particolarmente, infatti, che tale  responsabilità sia stata ravvisata nel caso di specie poiché una delle cause scatenanti l’evento mortale (magazziniere investito da carrello durante le operazioni di stoccaggio)  è risultata la mancata erogazione allo stesso di formazione adeguata, in relazione alla specifica mansione svolta.

La particolarità della sentenza risiede nel fatto che, in linea di principio, il RLS è sempre stato “sentito e visto” come un <Rappresentante> dei lavoratori, senza che il suo ruolo destasse coinvolgimento nelle responsabilità penali.

In questo particolare caso, la Corte di Cassazione ha concluso che il RLS non ha adempiuto ai suoi doveri attribuiti per legge, accettando che un lavoratore fosse assegnato a compiti per i quali non era stato formato adeguatamente, senza sollecitare l'adozione di idonee misure di sicurezza da parte del Datore di lavoro. 

Conformemente a questa decisione giudiziaria, ne discende che il RLS è tenuto a:

- verificare che il personale abbia ricevuto una formazione idonea;

- intervenire presso il Datore di lavoro per promuovere l'adozione di misure preventive;

- partecipare al processo di gestione della sicurezza dei luoghi di lavoro.

La sentenza sottolinea il ruolo di primaria importanza svolto dal RLS come figura intermediaria tra il Datore di lavoro e i lavoratori, facilitando il flusso informativo aziendale relativo alla salute e sicurezza sul lavoro. 

Il RLS ha, quindi, l'incarico di garantire l'adozione di adeguate strategie organizzative per tutelare la sicurezza dei lavoratori.

Resta inteso che la Sicurezza sul posto di lavoro, come anche la Salute, siano un compito che tutti gli attori del sistema prevenzionale devono attuare, compreso ogni singolo lavoratore.

Commento alla sentenza a cura della dott.ssa Emilia Barbati