Questa sentenza stabilisce la responsabilità dellappaltante per la morte di un lavoratore avvenuta durante la pausa per la cena caduto accidentalmente su un nastro mobile non adeguatamente protetto.In tema di norme antinfortunistiche, ha sostenuto la suprema Corte, per ambiente di lavoro deve intendersi
tutto il luogo o lo spazio in cui l'attività lavorativa si sviluppa ed in cui, indipendentemente dall'attualità dell'attività, coloro che siano autorizzati ad accedere nella zona ove sono posti i macchinari e coloro che vi accedano per ragioni connesse all'attività lavorativa, possono recarsi o sostare anche in momenti di pausa, riposo o sospensione del lavoro.Secondo la Corte di Cassazione, inoltre,
il concetto di interferenza tra impresa appaltante e impresa appaltatrice, in relazione agli obblighi previsti dal comma 2 dell'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
non può ridursi, ai fini dell'individuazione delle responsabilità colpose penalmente rilevanti, ai soli contatti rischiosi tra il personale delle due imprese, committente e appaltatrice,
ma deve fare necessario riferimento anche a tutte le attività dirette a prevenirli. Cassazione penale, sez. IV, sentenza 29/04/2015 n° 18073.
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