L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le Autorità della Repubblica Popolare Cinese, a seguito di alcuni casi di polmonite virale registrati nella città di Wuhan, nella provincia cinese dell’Hubei, hanno confermato di aver identificato un nuovo Coronavirus (nCov-2019).
Le Autorità sanitarie cinesi, dopo un primo momento nel quale la diffusione del virus era stata considerata riconducibile al solo contatto tra uomini e animali, all’interno di un mercato della città di Wuhan (che è stato subito chiuso e sottoposto a misure di contenimento), hanno ipotizzato anche la trasmissione interumana.
I pazienti che hanno contratto il coronavirus a Wuhan sono stati immediatamente identificati ed isolati e le persone che sono entrate in contatto con questi ultimi sono state poste sotto stretta osservazione. Casi di diffusione del coronavirus sono stati successivamente identificati anche in altre aree della Cina (tra cui Provincia di Guangdong, Municipalità di Pechino, Municipalità di Shangai) e nelle regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao.
Le autorità locali stanno adottando le necessarie misure di contenimento, tra le quali l’interruzione dei collegamenti (treni, aerei) dalla città di Wuhan e la sospensione della circolazione dei mezzi pubblici. Provvedimenti analoghi a quelli che hanno interessato la città di Wuhan sono stati progressivamente adottati da altre città della provincia dell’Hubei, per facilitare l’azione di contenimento del coronavirus da parte delle autorità sanitarie locali. Per tale ragione, si raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei.
Non si può escludere, in questa fase, che misure di limitazione della circolazione possano interessare altre aree del Paese, sempre nell’ottica di consentire alle autorità sanitarie un’efficace azione di contenimento del coronavirus. In particolare, sono state progressivamente sospese le celebrazioni per il Capodanno cinese e alcune attrazioni turistiche sono state chiuse, in modo tale da evitare gli assembramenti in spazi pubblici, e sono stati posticipati gli esami universitari e la riapertura delle scuole. Molti uffici pubblici, inoltre, rimarranno chiusi fino al 2 febbraio.
Nel corso del mese di gennaio 2020, un numero limitato di pazienti affetti da coronavirus è stato registrato anche al di fuori della Cina, in Thailandia, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Taiwan, Singapore, Vietnam, Australia, Nepal, Malesia, Francia. Non si può escludere che il numero di casi di coronavirus al di fuori della Cina, anche in Paesi attualmente non elencati in questo Focus, aumenti.
Prima della sospensione dei collegamenti aerei dalla città di Wuhan, alcuni aeroporti hanno avviato dei controlli sanitari sui passeggeri provenienti da quella regione. Misure precauzionali (dagli scanner termometrici alla compilazione di moduli informativi a fini di sanità pubblica) sono state adottate ad Hong Kong e Taiwan, in Thailandia, Malaysia, nelle Filippine, a Singapore e in Corea del Sud. Controlli sanitari sono stati predisposti anche negli aeroporti di Los Angeles, San Francisco e New York e molti altri aeroporti in tutto il mondo hanno adottato e continuano a mantenere in vigore misure analoghe.
Per quanto riguarda l’Europa, l’aeroporto di Wuhan aveva voli diretti con gli aeroporti di Roma Fiumicino, Parigi e Londra.
Dalle 10.00 ora locale di Pechino del 23 gennaio 2020, le autorità locali hanno sospeso i collegamenti aerei dalla città di Wuhan.
Le procedure sanitarie per verificare l’eventuale presenza a bordo di aeromobili di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma sono stabilite dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI) e sono gestite dall’USMAF SASN.
Il nuovo Coronavirus è tuttora oggetto di studio ed analisi da parte delle Autorità sanitarie cinesi e dell’OMS, al fine di fornire ulteriori indicazioni al pubblico ed assicurare un efficace contenimento del fenomeno. Nei prossimi giorni è possibile che si registri un aumento dei casi, in Cina così come in altri Paesi.
L’OMS non ha per il momento adottato specifiche raccomandazioni e ha confermato che, in questa fase, si applicano le misure di prevenzione tipicamente relative ai fenomeni influenzali, quali: lavarsi accuratamente le mani, evitare il contatto con animali e con persone affette da patologie respiratorie o sintomi influenzali.
Consigli pratici:
- evita tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei;
- informati regolarmente sulla situazione:
• continua a consultare ViaggiareSicuri, il sito web dell’UnitàdiCrisi della Farnesina;
• consulta la sezione dedicata al nuovo coronavirus sul sito dell’OMS e segui l’account Twitter dell’OMS@WHO;
• consulta i “SituationReport” aggiornatid all’OMS;
• consulta il sito web Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie(ECDC);
- evita il contatto con animali, vivi o morti, in particolare di fattoria e selvatici;
- evita uno stretto contatto con persone che mostrano sintomi influenzali;
- evita di mangiare carne cruda o poco cotta;
- lava spesso le mani con sapone o con soluzioni a base alcolica;
- se ti trovi in Cina, segui le indicazioni delle autorità locali;
- al manifestarsi di sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse, difficoltà respiratoria), nel caso in cui tu abbia visitato la Cina (in particolare la regione dell’Hubei) o tu sia entrato in contatto con persone che potrebbero avere viaggiato in quell’area, consulta un medico.
In generale si consiglia ai viaggiatori di prestare attenzione ai seguenti punti:
- Monitoraggio delle informazioni e delle misure preventive fornite dalle fonti ufficiali (link sotto)
- Evitare di viaggiare se ammalati
- Prima di viaggiare assicurarsi di avere con sé la lista dei contatti e le procedure da seguire in caso di necessità.
Prima della partenza, si raccomanda ai viaggiatori di mantenersi aggiornati e di seguire le raccomandazioni riportate di seguito:
- Consultare il sito del Ministero della Salute al seguente link
- Consultare le raccomandazioni specifiche al seguente link