Con nota della dott.ssa Emilia Barbati.
Con sentenza n. 2305 del 20 gennaio 2023, la IV sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che in caso di infortunio mortale a lavoratore autonomo incaricato di lavori su un capannone concesso in affitto, risponde di omicidio colposo il proprietario committente che abbia omesso di verificare l’idoneità tecnico professionale del lavoratore autonomo, di redigere il DUVRI e di predisporre idonee misure di protezione individuale attesa a garantirne l’incolumità.
Fonte: dottrinalavoro
Nota:
l’accesso di terzi all’interno di un luogo di lavoro, per l’esecuzione di lavori, rappresenta una delle situazioni più delicate e delicate ai fini della sicurezza e salute di quel luogo di lavoro.
Tale criticità deriva dal fatto che si introducono elementi e situazioni di rischio del tutto nuovi ed estranei alla tipica attività aziendale che lì normalmente si svolge.
La legge, quindi, per ridurre quelle che si definiscono “interferenze” predispone determinate attività quali, ad esempio, quelle di seguito:
Il DUVRI è un documento estremamente importante perchè contiene le misure adottate per eliminare o, se ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi derivanti dalle interferenze tra la presenza dei lavoratori delle due diverse realtà che si incontrano.
Tali mancanze da parte del proprietario committente (mancata verifica della idoneità di cui sopra, la redazione del DUVRI e l’adozione delle conseguenti misure protettive) hanno portato alla sua responsabilità.
ERSG è a disposizione per supportarvi sugli aspetti relativi agli appalti, redazione DUVRI ed ogni altra attività connessa, non solo a tutela legale delle parti interessate ma, soprattutto, a tutela preventiva in ordine a possibili infortuni.