29 Agosto 2017
Il D. Lgs. 104/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2017, adegua la disciplina della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) "di determinati progetti pubblici e privati, in attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento e del Consiglio europeo.
Il decreto in vigore dallo scorso 21 luglio è stato dunque varato con lobiettivo di rendere più efficienti le procedure, innalzare i livelli di tutela ambientale e contribuire a sbloccare il potenziale derivante dagli investimenti in opere, infrastrutture e impianti per rilanciare la crescita sostenibile, grazie alla correzione di una serie di criticità riscontrate da amministrazioni e imprese.Attualmente infatti come ha spiegato un
comunicato del Consiglio dei Ministri i tempi medi per la conclusione dei procedimenti di VIA sono pari a circa tre anni, mentre durano quasi un anno quelli concernenti la verifica di assoggettabilità a VIAIl rallentamento delliter valutativo dei progetti è dovuto anche «alla frammentazione delle competenze normative, regolamentari e amministrative tra Stato e Regioni». Frammentazione che le nuove norme si propongono di superare.La riforma prevede quindi la riduzione complessiva dei tempi per la conclusione dei procedimenti: a tal proposito qualifica tutti i termini come "perentori, «ai sensi e agli effetti della disciplina generale sulla responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile dei dirigenti, nonché sulla sostituzione amministrativa in caso di inadempienza».Viene poi prevista la facoltà per il proponente di richiedere, in alternativa al provvedimento di VIA ordinario, il rilascio di un «provvedimento unico ambientale», utile a sostituire tutti i titoli abilitativi o autorizzativi riconducibili ai fattori ambientali.
Più in generale, la novella inserisce, modifica e sostituisce diversi articoli del Codice dellAmbiente, ovvero il D. Lgs. 152/2006 richiamato dallarticolo 25-undecies del D. Lgs. 231/2001.Fonte: AODV231